Il progetto prevede la costruzione di ulteriori vasche, suddivise in sei settori e nove manufatti interni di collegamento, per un’estensione di circa 10 ettari ed una corrispondente capacità d’invaso di circa 100.000 metri cubi. L’area viene alimentata dallo scolo Brentoncino, dove le portate sono regolamentate dai manufatti di entrata e uscita costruiti in precedenza. Inoltre l’intervento prevede anche la piantumazione della vegetazione, come il canneto, adatte a massimizzare i processi fitobiodepurativi, l’inerbimento delle arginature e la piantumazione di alberature nel perimetro esterno. Infine, verranno realizzati tre botti a sifone che sottopassano le nuove vasche in quanto l’ampliamento interseca tre scoline già esistenti. I lavori permetteranno di deviare parzialmente il corso degli scoli, che verranno fatti passare sotto l’area umida, mantenendo la sicurezza idraulica della zona. L’ampliamento progettato dal Consorzio di bonifica Bacchiglione va ad interessare un’area con una lunghezza di circa 900 metri a ovest rispetto all’opera già esistente, sempre su sedime demaniale dell’ex idrovia Padova – Venezia, che può essere già cantierabile.

«Sono fiducioso che la valutazione della Direzione Valutazioni Ambientali della Regione del Veneto arrivi nei tempi utili per dare il via ai lavori nei tempi previsti. Questi interventi sono necessari, continuo a ribadirlo, e gli eventi meteo degli scorsi mesi ce lo dimostrano. Stiamo lavorando per raggiungere questi risultati anche sulla zona dei Colli Euganei ma al momento i finanziamenti non sono ancora arrivati. Il Consorzio Bacchiglione sta lavorando in quest’area proprio per garantire e dimostrare la necessità di realizzare opere di questo tipo – afferma Paolo Ferraresso, Presidente del Consorzio di bonifica Bacchiglione. Quest’opera ci permette di poter invasare ulteriori 100.000 metri cubi d’acqua, aumentando la disponibilità irrigua e la sicurezza idraulica in caso di eventi eccezionali. Questo è un successo per il territorio e per la sua sicurezza, che necessita di interventi di questo tipo per la sicurezza dei cittadini e una migliore gestione del territorio».

L’intervento ha ottenuto il finanziamento di euro 3.800.000,00 della Regione del Veneto nell’ambito dei fondi Legge speciale per Venezia. L’estensione dell’area umida ha diversi obiettivi: migliorare la qualità dell’acqua con la fitodepurazione, aumentare la sicurezza idraulica del territorio raccogliendo l’acqua in eccesso in caso di forti piogge e accumulare l’acqua per i momenti di siccità.