Il Consorzio Bacchiglione sta eseguendo, lo sfalcio aggiuntivo in tutto il comprensorio per limitare la diffusione del virus West Nile per prevenire il contagio tra la popolazione. Le azioni prevedono l’esecuzione di uno sfalcio aggiuntivo lungo gli scoli consortili e nelle zone individuate in un’apposita planimetria messa a punto dagli uffici, che prevede di estendere lo sfalcio per una fascia di circa 300 metri dai centri abitati. Questo intervento si inserisce all’interno della programmazione ordinaria di sfalcio che prevede due tagli lungo gli scoli durante il periodo estivo. Le operazioni di prevenzione della West Nile non sono previste a carico del Consorzio Bacchiglione che provvede a realizzarle, coordinato con le ULSS di competenza, per aumentare la sicurezza dei cittadini e limitare il contagio.

«Abbiamo partecipato, anche quest’anno, al tavolo tecnico dell’ULSS. 6 Euganea e dell’ULSS 3 per avviare tutte le azioni necessarie al fine di prevenire la diffusione del virus. Il Consorzio di bonifica Bacchiglione per il terzo anno consecutivo esegue queste operazioni preventive al fine di limitare la diffusione della West Nile che colpisce soprattutto le aree del nostro comprensorio – afferma Paolo Ferraresso, Presidente del Consorzio di bonifica Bacchiglione-. L’emergenza West Nile è un problema di salute pubblica, che desta preoccupazione e al quale non ci possiamo sottrarre, per questo il Consorzio Bacchiglione ha messo a disposizione le proprie risorse per effettuare un ulteriore taglio dell’erba presso i centri abitati. C’è bisogno però della collaborazione di tutti, anche dei privati cittadini, che provvedano a mantenere pulite le fossature private».

Lo sfalcio erboso aggiuntivo viene eseguito sia attraverso ditte esterne, sia in diretta amministrazione del Consorzio al fine di ottimizzare la produttività nel periodo estivo, con una spesa complessiva di . Risulta però fondamentale, per limitare la proliferazione, la pulizia e la manutenzione degli scoli privati da parte dei singoli cittadini per evitare che si formino ristagni d’acqua, soprattutto nei centri abitati dove il rischio di contagio è più elevato.